Lituania, di padiglione bello uguale non ce n’è! Arte visiva e musica pop

Il famigerato Padiglione Lituania alla Biennale di Venezia 2019 - immagine scaricata dal web



Tra i vincitori della Biennale di Venezia di quest’anno c’è il Padiglione della Lituania, ormai lo sanno tutti.

Da qualche parte, però, qualcuno ha fatto notare come lo stesso Padiglione della Lituania richiamasse, nemmeno troppo velatamente, un video musicale – o dovrei dire un videoclip, come si diceva nei gloriosi anni '80 e '90. Per la precisione, si tratta di un video dei R.E.M. mitica band anni '90 di quelle che hanno fatto la storia.

Ok. Sarà plagio? Ispirazione? Citazione? Qualcosa che sminuisce il lavoro esposto a Venezia? O qualcosa che ne esalta le derivazioni pop?
Chi può dirlo… Comunque, la cosa mi ha acceso una lampadina e mi sono chiesta... Ma sarà la prima volta che l’arte contemporanea si ispira alla musica pop rock? Uhmmm….

La mia mente che profondamente ama citazioni, rimandi e rimbalzi di vario tipo è corsa subito a cercare alcuni esempi… et voilà!

R.E.M. Everybody hurts 1992 - immagine scaricata dal web


A proposito di R.E.M. Vi ricordate il video di Everybodyhurts? Canzone bellissima, un pugno nello stomaco e un colpo al cuore ogni volta che si ascolta…



R.E.M. Everybody hurts 1992 - immagine scaricata dal web

Il video di quella canzone mostra tante persone, chiuse nelle loro macchine, in un gigantesco ingorgo, simbolo dell'alienazione e della mancanza di comunicazione tra persone. Le macchine sono come microuniversi, pieni di sentimenti a volte frustrati, sogni, delusioni, illusioni, incapaci di comunicare e scambiarsi amore. Michael Stype passa sopra le macchine, avvolto in un cappotto nero, indossando anche un cappello, cantando, in un crescendo emotivo, fino a un commovente lieto fine.

Se ve lo ricordate, probabilmente avete già notato la citazione da 8 e ½ di Fellini, la scena del sogno iniziale (che però finisce peggio... lì l'angoscia perdura, per i R.E.M. la gente infine esce dalle macchine e dal proprio isolamento... Comunque, per chi non ricorda la scena di 8 e 1/2 eccola qui. )



Fellini, 8 e 1/2 - 1963 - immagine scaricata dal web



Ma vi ricordate anche le fotografie di Beat Streuli della serie Cars (2010)? A chi si sarà ispirato Streuli? A Fellini... o ai R.E.M. ?



Beat Streuli, Cars, 2010 - immagine scaricata dal web 


C’è poi una delle mie band preferite, i Talking heads, e il loro frontman, David Byrne.

Nel video di Once in a lifetime c’è una scena in cui Byrne è trascinato dalle onde di un mare fantastico e un po' astratto, su cui resta quasi sospeso.


Talking Heads, Once in a lifetime 1982 - frame da video
(la somiglianza con l'opera di Mueck è in un frame successivo, che non sono riuscita a catturare però!) - immagine scaricata dal web
 


Domanda... L’avrà visto Ron Mueck prima di realizzare Drift (2009)?



Ron Mueck, Drift (2009) - imamgine scaricata dal web 


E che dire di Matthew Barney in Cremaster (1996 – 2002)? 


Matthew Barney, Cremaster (1996 - 2002) - immagine scaricata dal web 


Conosceva il video di David Byrne She’s mad (1992), dove Byrne appare così?



David Byrne in She's mad, 1992
 frame da video - immagine scaricata dal web 


E ancora, l'opera di Kimsooja The Sun unfolded, del 2008... 


Kimsooja, The Sun Unfolded, 2008. Giclée (Inkjet) Prints on Epson Paper. 114,1 × 80,5 cm.
immagine scaricata dal web - courtesy @Galleria Raffaella Cortese, Milano



.... così, a prima vista, non vi fa venire in mente la celeberrima copertina di The dark side of the moon?


Pink Floyd, The dark side of the moon,  1973 - immagine scaricata dal web 


Questi sono solo alcuni esempi, e di video che ho visto io… Chissà quanti altri ce ne sono che mi sono sfuggiti… si potrebbe fare un gioco e metterci tutti a caccia della citazione pop segreta…

Il punto interessante, però potrebbe essere un altro. Non tutti lo sanno, ma comunque siamo abituati alla possibilità che un artista visivo collabori con un musicista pop. Pensiamo, esempio fra tutti, a DavidBowie con Tony Oursler o Floria Sigismondi.


Bowie e Oursler nel 1997 - foto scaricata dal web 

Ma anche il nostro Daniele Silvestri che cita evidentemente Cattelan (ma Cattelan non ha collaborato, almeno a quanto ne so, alla sua copertina)...


Copertina dell'album Scotch di Daniele Silvestri del 2011 - immagine scaricata dal web 

E quindi? Come mai questo post? (a parte che mi sono divertita un mondo a scriverlo ;) ?)

Beh, intanto, per dire che siamo meno abituati a pensare che l’arte contemporanea, quella che si fregia di far parte della cultura alta ed elitaria, possa cogliere ispirazioni dalla cosiddetta cultura pop.

Perciò chiudo questo post con una doppia domanda.
E se invece nella cultura pop ci fossero cose interessanti?

E se la musica dei R.E.M. e dei Talking heads e di quelli come loro fosse culturalmente ineccepibile e ricca di suggestioni, stimoli e cose da imparare?

Chi l’ha detto che la musica (di un certo tipo) non possa insegnarci molte cose e soprattutto nutrire spirito e cervello? Quindi perché l’arte contemporanea non potrebbe ispirarsi alla musica pop, per lo meno quella di un certo livello? Come direbbe Pino Daniele, che male c’è?

Perciò, cantiamo tutti insieme…
Lituania, Lituania, questa canzone io la canto a te! :P


Mino Reitano, Italia 1988 - immagine scaricata dal web