Suggestioni fotografiche alla Gam

courtesy @Fulvio Bortolozzo


Qualche giorno fa ha inaugurato alla Gam di Torino una mostra dedicata alla fotografia. Il che è già di per sé una novità, o per lo meno un evento inatteso. Erano infatti alcuni anni, se la memoria non mi inganna, che le sale della Galleria d'Arte Moderna di Torino non ospitavano una mostra dedicata alla fotografia e il fatto che l'interesse si sia oggi ridestato va probabilmente di pari passo con una sensibilità maggiore nei confronti del mezzo fotografico, che riguarda tanti attori della scena culturale e artistica torinese. Basti pensare al recente evento FO.TO, che ha letteralmente e beneficamente invaso gli spazi espositivi cittadini solo qualche mese fa.

courtesy @Fulvio Bortolozzo


La mostra alla Gam testimonia inoltre come le collezioni dei nostri musei siano davvero ricchi di tesori e cose meravigliose da riscoprire. L'evento vede infatti esposte immagini scattate da quattordici grandi fotografi italiani, tutte parte della collezione del museo.
Filo conduttore della mostra è il paesaggio d'Italia, le sue strade, la sua storia, la bellezza dei suoi ambienti naturali e architettonici.
Il viaggio in Italia di goethiana memoria si snoda così attraverso le immagini di Nino Migliori, Gianni Berengo Gardin, Mario Cresci, Mimmo Jodice, Franco Fontana, Luigi Ghirri, Gabriele Basilico e molti altri.
Ognuno di loro, con il suo sguardo particolare, declina una nota, una tonalità diversa. Il risultato è una sinfonia di immagini, visioni, letture eterogenee, tutte interessanti, ciascuna portatrice della sua propria nota poetica.

courtesy @Fulvio Bortolozzo


Il ridestato interesse per la fotografia, poi, non può che essere condiviso. Sarà forse perché le immagini fotografiche, più ancora di quelle create con altri mezzi espressivi, hanno a che fare con la dimensione della realtà, della testimonianza. Ciò che è fotografato, in quanto tale c'è, o c'è stato, esiste o è esistito. E per quanto io possa modificare l'immagine, e alterarla artificialmente, essa non può non mantenere una traccia, ineludibile, un estratto, un'essenza preziosa di realtà.
O sarà forse perché la fotografia, che nasce dalla visione e dallo sguardo, promette di cogliere ciò che c'è di bello e poetico nel mondo che ci circonda con una maggiore immediatezza e precisione, rispetto ai nostri nudi occhi? O forse è questo bello e questo poetico, quella essenza che dicevo prima, e che sempre cerchiamo?
Lascio la domanda aperta. Provate a fare un giro per i corridoi della Gam, lasciandovi suggerire dalle immagini la risposta, o se no, qualche nuova domanda.


Tutte le info sulla mostra sul sito www.gamtorino.it 

Ringrazio per le foto Fulvio Bortolozzo