Artweek for dummies (breve storia della celeberrima settimana dell'arte di Torino)

(Artissima 2016 – Photo Perottino/Alfero/Tardito - immagine scaricata dal sito ufficiale di Artissima)


C'era una volta, a Torino, tanti anni fa, una fiera d'arte contemporanea dove c'era un po' di tutto: molte cose belle e inevitabilmente qualcosa di brutto (che fa pure rima). Un giorno però gli organizzatori della fiera dissero: "Basta invitare tutti a questa fiera! Chiameremo soltanto i migliori". "E chi sono i migliori?" chiese qualcuno. "Ah beh i migliori secondo i criteri che abbiamo deciso noi!" risposero. Così da quell'anno alla fiera ci furono alcuni esclusi.
Un giorno però uno degli esclusi dalla fiera disse: "Sai che c'è? e io mi faccio una fiera su misura per me!" (pure lui con la rima), e così fece. "Bravo, bravo!" dissero tutti, tranne quelli della prima fiera, che reagirono voltandosi dall'altra parte con un'alzata di spalle.
Un giorno però quelli che facevano la fiera parallela della fiera dissero: "Basta invitare tutti a questa fiera che nasce come fiera parallela della prima fiera! chiameremo soltanto i migliori". "E chi sono i migliori?" chiese qualcuno. "Ah beh i migliori secondo i criteri che abbiamo deciso noi!" risposero. Così da quell'anno alla fiera parallela della fiera ci furono alcuni esclusi.
Un giorno uno degli esclusi dalla fiera parallela della fiera disse: "Sai che c'è? e io mi faccio una fiera su misura per me!" (pure lui con la rima), e così fece. "Bravo, bravo!" dissero tutti, tranne quelli della prima fiera, e anche quelli della seconda, che reagirono voltandosi dall'altra parte (gli uni da una parte, gli altri dall'altra) con un'alzata di spalle.
E così via... Ogni giorno nasceva una fiera!
Un giorno però quelli che facevano la fiera parallela della fiera parallela della fiera parallela della fiera dissero: "Basta invitare tutti a questa fiera che nasce come fiera parallela della fiera parallela della fiera parallela della prima fiera! chiameremo soltanto i migliori". "E chi sono i migliori?" chiese qualcuno. "Ah beh i migliori secondo i criteri che abbiamo deciso noi!" risposero. Così da quell'anno alla fiera parallela della fiera parallela della fiera parallela della fiera ci furono alcuni esclusi.
Un giorno uno degli esclusi dalla fiera parallela della fiera parallela della fiera parallela della fiera disse: "Sai che c'è? e io mi faccio una fiera su misura per me!" (pure lui con la rima), e così fece.
"Ma un'altra?" chiese qualcuno. "Sì, sì" risposero. "Ma non sarà uguale alla fiera parallela della fiera, oppure alla fiera parallela della fiera parallela della fiera oppure alla fiera parallela della fiera parallela della... ah! mi confondo! Ma insomma, ci siamo capiti" obiettarono.
"No, no. - replicarono quelli - Questa è una fiera indipendente!"
"Aaaah allora sì! Bravi, bravi" dissero tutti, tranne quelli della prima fiera, e anche quelli della seconda, della terza e della quarta fiera, che reagirono voltandosi dall'altra parte (gli uni da una parte, gli altri dall'altra, gli altri ancora si guardarono la punta delle scarpe e gli ultimi infine guardarono le nuvole, ma sempre facendo finta di niente e con un'alzata di spalle).
E così andò avanti ancora e ancora, e infine ciascuno ebbe la sua personale fiera in cui poteva fare quel che voleva. Finché a Torino, ai primi di novembre, non ci fu neanche più un centimetro quadrato dove non ci fosse una fiera.


ps. il vero mistero è un altro, mi sono sempre chiesta come mai tra gli sponsor della varie fiere non ci sia un produttore di scarpe comode, oppure anche Novartis (che produce il Ritalin)