Cosa puoi anche perderti (e cosa no!) dell'Artweek torinese

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Eccola, finalmente la settimana dell'arte torinese è in procinto di cominciare. Come sempre, subito dopo Halloween e i Santi, a Torino sarà tutta una pioggia di eventi e mostre, in mancanza ahimé di altra pioggia, e ai limiti dell'ubriacatura e dell'intontimento, non solo da smog... Ma come orientarsi in questo bailamme di arte e mostre varie?

Eh. Ora che tutte le testate, grandi o piccole, on line o off line che siano, offrono mappe e indicazioni sugli eventi da non perdere, ho pensato di andare in controtendenza e di segnalare ciò che secondo me possiamo anche evitare di vedere senza troppi sensi di colpa e soprattutto senza temere di aver mancato un appuntamento indispensabile con un'esperienza artistica sopraffina...

Tenendo presente che:
- per me l'arte deve generare entusiasmo e non noia o stanchezza fisica o morale; 
- che l'esperienza estetica dev'essere anche piacevole (eh sì! e non c'è nulla di male, se non sei un intellettuale da film di Godard doppiato in giapponese) e non una fonte diretta o indiretta di stress; 
- che le cose belle vanno gustate con calma, lasciandosi il tempo per pensare e godere dei dettagli (vedi vari elogi della lentezza e simili);
- che la fretta, come diceva Hillman, è nemica dell'anima;  
- e, soprattutto, che la vita è breve e non vale la pena sprecarla a fare/vedere cose inutili... 

Ecco qui secondo me...

I NO (cosa posso perdermi)

- Intanto, tutto ciò che resta aperto al pubblico dopo il 5 novembre. Banalmente, posso passarci dopo con calma, perché farsi prendere dall'ansia se time is on my side e magari una settimana dopo non trovo nemmeno la fila all'ingresso?

- Occhio, spesso ciò che sembra una ca...stroneria (!) è proprio una castroneria. 
Nonostante quello che si dice, ciò che sembra incomprensibile, inutile e pretestuoso, che fa un po' schifino e ti rovina la giornata gratuitamente molto probabilmente è proprio inutile e pretestuoso come sembra(perché trasmette pensieri e sentimenti depressivi senza però un reale lavoro di denuncia sociale, o un qualcosa che aiuti la coscienza, ma così perché colpendoti allo stomaco ti rimane in testa e credi che sia una cosa interessante, ma non è). Perciò, se dubitate se sia il caso o meno di farvi tutta la città tranciando con il macete nuvole dense di smog stile Indiana Jones nella giungla, per vedere delle formiche che mangiano lo zucchero la risposta, come dicevano i saggi zen, è... dentro di te ed è pure quella giusta. 
No che non è il caso, è proprio una ca...stroneria, come sembra.

- Tutto ciò che chiede a te un biglietto per entrare e agli artisti soldi per esporre. Devo dire perché? 

- Tutto ciò che non hai voglia di vedere davvero, ma che vai a vedere perché fa figo. L'arte si gusta, si ama e genera passione ed entusiasmo. Se non ti senti così davanti a un lavoro o una mostra, passa oltre. Fare diversamente, è da sfigati.

- Tutto ciò che fa finta di essere nuovo, ma sa di già visto. Ok, a voi capire, di volta in volta, cosa.

Ecco, più o meno questo. Ma dai, ok, siamo anche positivi perciò ecco qui sotto l'elenco di che...

I Sì!
(cioé cosa non voglio assolutamente perdermi)

- Va beh, la fiera, chiaro...

- Dreamers. Mi attira moltissimo e mi aspetto molto dalla fiera del design. Poi è al Lingotto, già che si va in fiera...

- Breakfast at the gallery da Franco Noero. Dal 2 al 5 novembre in piazza Carignano. Che idea carina! Originale, elegante... mi piace! Voglio andare a vedere com'è, assolutamente. 

- Francesco Pedraglio da Quartz Studio, in collaborazione con Norma Mangione Gallery. Perché conosco il lavoro di chi organizza e vado sul sicuro. Sarà un lavoro interessante e di qualità.

- Ok, poi la mostra alle OGR e alla Sandretto e Zorio al Castello di Rivoli, naturalmente (ehi alle OGR ci sono pure i Kraftwerk!)

- Tony Oursler alla Pinacoteca Agnelli. Perché la mostra è intrigante e parla di temi molto particolari (c'è pure qualcosa su Gustavo Rol, pensa te. E poi sì anche perché Oursler ha lavorato con David Bowie, tra gli altri, oh)

Detto questo... se è vero, come diceva John Lennon, che la vita è quello che ti succede mentre stai facendo altro, la prossima settimana conto di vedermi arrivare una pioggia di cose nuove, interessanti e inattese, perché, come tutti gli operatori e appassionati di arte, sarò davvero molto presa... Ma poi anche solo una bella pioggia-pioggia sarebbe già una splendida sorpresa.

Buona artweek e buon divertimento a tutti!