C'è una statua sotto il mare...

Il Cristo degli Abissi di Vito Pancella (1994) - immagine scaricata dal web

L'acqua è il simbolo della vita, dell'inconscio, della passione. Erroneamente, di solito, si associa la passione al fuoco, ma la vera passione travolgente, nel mito e nel linguaggio dell'inconscio, è piuttosto rappresentata dall'acqua, che appunto travolge, trascina, ricopre di sé uomini e cose. 
C'è una curiosa e bellissima tradizione, non frequentatissima, ma davvero affascinante, in giro per il mondo. Sono le sculture sommerse: che siano santi, o divinità, o miti greci oppure ancora figure del tutto laiche, il loro fascino è innegabile e misterioso.
Sono opere destinate a vegliare su di noi terrestri da là sotto, negli abissi del mare. Difficili da vedere di persona, poiché non tutti sono sub, ma così dolci da immaginare, lì sotto, a proteggere la profondità delle nostre anime.

Le sculture sotto il mare sono probabilmente molte più di quelle che normalmente si pensi (io ne ho trovate diverse in questo articolo). Qualche giorno fa però l'attenzione è caduta su una di esse in particolare.
Si tratta del Cristo degli Abissi di Vito Pancella, scultore e incisore nato a Lanciano nel 1945 e scomparso nel 2005. La statua, originaria del 1994 e inabissata a sei metri di profondità al largo di Rocca San Giovanni (CH) è stata portata alla luce per essere restaurata. Un'occasione più unica che rara per vedere un lavoro molto particolare e intenso all'aria aperta e sotto la luce del sole, calpestando il terreno, e seguirne il restauro. 
Prima che torni là sotto, a custodire i nostri segreti e a vegliare, segretamente, misteriosamente, sulle vite di coloro che abitano quelle rive.