I 50 anni di Sgt. Pepper





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Era il 26 maggio del 1967 quando uno degli album più famosi della storia della musica di sempre vedeva la luce. L'album della rivoluzione per i Beatles, si è detto, e della rivoluzione della musica un po' per tutti.
Ho adorato quell'album fin dal primo ascolto, che per forza di cose nel mio caso avvenne un po' di anni dopo la sua uscita. Per album come questo ho sempre invidiato le persone nate nei decenni prima di me, che hanno vissuto la loro adolescenza e giovinezza con una musica così bella... Sono sicura che canzoni come quelle contenute in questo album si verifichi un aumento della creatività, dev'essere per forza così!


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E infatti, anche quando lo riascolto ora... che meraviglia! Ho sempre considerato canzoni come A day in the life, Within you and without you, Lucy in the sky e la stessa title track dei veri e propri capolavori, delle opere d'arte. 
E che dire di When I'm sixty four, citata addirittura da James Hillman nel suo La Forza del Carattere quale simbolo del daimon nella terza età? 
A day in the life soprattutto, mi ha sempre affascinato terribilmente. Per la musica e per il significato delle parole. Quel vedere il mondo che ci circonda nel suo non senso, quel cercare un senso dove apparentemente non c'è più... e magari trovarlo in una musica, o in un'opera d'arte (ok, il finale ce l'ho messo io. Forse!) 
Non è tutto terribilmente intenso e fantastico?

Una curiosità. Cinque giorni dopo Sgt Pepper, il 1 giugno - come oggi - del 1967, usciva anche il primo album di un giovane talento inglese allora alle prime armi. 
Si dice che il suo lavoro non riscosse il successo che avrebbe meritato proprio perché "oscurato" dallo splendore del sergente beatlesiano... Presto però, per fortuna (nostra!) l giovane David Bowie avrebbe ottenuto il meritato riconoscimento ;) 



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