pubblicato su Espoarte, versione on line martedì 8 maggio 2012, raggiungibile QUI (link)
Di Maria Cristina Strati
Giovedì 10 maggio s’inaugura a Torino, presso la Galleria Alberto Peola, la mostra personale di Dubravka Vidovic con la curatela di Gigliola Foschi.
Classe 1970, Dubravka Vidovic nasce a Zara, in Croazia, per trasferirsi a Milano nella seconda metà degli anni novanta, dove è stata allieva di Luciano Fabro presso l’Accademia di Brera. Ha esposto i suoi lavori in sedi prestigiose in Italia e all’estero e ora vive e lavora tra Milano e Shangai.
In occasione della mostra torinese, che porta il titolo Exil, Vidovic presenta una serie di lavori la cui poetica consiste nel cercare di ricondurre lo sguardo di ciascuno sulle piccole cose dell’esistenza umana: qui anche il più piccolo e umile oggetto può rappresentare una storia densa di poesia.
Per comprendere appieno il lavoro è possibile ricorrere a due fondamentali chiavi di lettura. La prima riguarda la formazione della Vidovic: come suggerisce Gigliola Foschi, curatrice della mostra, benché l’artista ricorra a vari e diversi mezzi espressivi - dalla fotografia, al video, alla fotografia d’archivio, all’installazione – è forse possibile rintracciare nell’attenzione alle piccole cose, a oggetti “poveri”, una derivazione dalla scuola dell’arte povera, pur con le dovute differenze a livello espressivo e formale.
Anche la seconda chiave di lettura è indicata dal testo di Gigliola Foschi. Il testo porta il titolo: Dichterish wohnet der Mensch, che in tedesco sta per “poeticamente abita l’uomo”: si tratta di una citazione da Heidegger, che a sua volta faceva proprie le parole del poeta Hoelderlin. Interpretando il testo heideggeriano, si può allora dire che l’abitare poetico dell’uomo si rivela anche così: in un atteggiamento attento e non superficiale, che sa cogliere la meraviglia della vita, la poesia del ricordo e lo splendore di una bellezza interiore ed entusiasta persino nelle più piccole, fragili esperienze dell’esistenza umana.
La poetica di Dubravka Vidovic si può allora sintetizzare in questo concetto: ogni singola, piccola cosa è piena di poesia, ricordo, entusiasmo, ed è anche a partire da essa che possiamo rileggere il nostro mondo e le nostre vite. Tocca al nostro sguardo il compito di essere abbastanza sveglio e attento, per saper cogliere la bellezza nascosta nella quotidianità. Allora, come recita un detto yhiddish ripreso da un famoso film di qualche anno fa, davvero ogni cosa è illuminata e diviene potenziale e ogni volta esclusiva via di accesso a un mondo poetico pieno di inattesa intensità e vita.
Dubravka Vidović – Exil A cura di Gigliola Foschi Inaugurazione: giovedì 10 maggio 2012 alle ore 19.00 Durata: da venerdì 11 maggio a sabato 30 giugno 2012 Orario: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 mattino su appuntamento Alberto Peola Artecontemporanea, Via della Rocca, 29 - 10123 Torino - Italy Tel. +39 011 8124460; info@albertopeola.com; www.albertopeola.com
immmagini courtesy Alberto Peola e l'artista
Dubravka Vidović – Exil A cura di Gigliola Foschi Inaugurazione: giovedì 10 maggio 2012 alle ore 19.00 Durata: da venerdì 11 maggio a sabato 30 giugno 2012 Orario: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 mattino su appuntamento Alberto Peola Artecontemporanea, Via della Rocca, 29 - 10123 Torino - Italy Tel. +39 011 8124460; info@albertopeola.com; www.albertopeola.com
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